Il brazilian jiu jitsu nasce con la famiglia Gracie e l’impegno dei due fratelli Carlos ed Helio, una volta appreso lo stile di lotta giapponese da Mitsuyo Maeda, allievo di Jigoro Kano, adattarono lo stile alla capacità di Helio che era meno dotato fisicamente (rendendolo adatto a tutti) aumentando la parte di lotta a terra e “cementando” la loro opera di costruzione tecnica con le sfide nelle competizioni senza regole “Valetudo” in Brasile per dimostrare l’efficacia del BJJ nei confronti di tutte le arti marziali e sport da combattimento, opera continuata da Rorion Gracie, figlio primogenito di Helio, che in USA ha creato l’UFC a questo scopo, convincendo il mondo intero.
La strategia del bjj si può sintetizzare in un approccio in 4 fasi:
- Creare un clinch per entrare in controllo dell’avversario, prendete ad esempio il primo Mike Tyson (quello inarrestabile) anche il pugile meno dotato incontrato dal lui riusciva almeno un paio di volte a bloccare l’irruenza del fuoriclasse abbracciandolo fino all’arrivo dell’arbitro che li avrebbe divisi, a noi basta entrare in contatto.
- Una volta limitate le capacità di colpire con calci e pugni, perché in clinch stretto, si porta l’avversario a terra con tecniche specifiche obbligandolo a muoversi con il vincolo del terreno ed in posizione orizzontale permettendo quindi, ad una persona meno potente, di poter gestire il tutto con più possibilità.
- Successivamente passeremo la “barriera” delle gambe per mettere l’avversario in una posizione di controllo, ne abbiamo 4 variazioni possibili, nella quale si potrà “negoziare” una resa pacifica o eventualmente passare al punto 4. La capacità di tenere l’avversario in una posizione di controllo senza doverlo colpire ripetutamente rende il BJJ un ottimo strumento per le forze dell’ordine o la difesa personale
- Ultima risorsa sarà quella di sottomettere l’avversario con leve articolari o strangolamenti: il corpo umano non è fatto per colpire con forza, ecco perché gli atleti di pugilato e kickboxing proteggono mani e piedi per ridurre il rischio di fratture da colpo, cosa che comunque succede frequentemente negli incontri sportivi. La capacita di afferrare e lottare è molto più in linea con il corpo umano permettendo a persone meno dotate fisicamente di avere ragione di avversari più atletici o dimensionati.